Nel quinto step del nostro viaggio all’interno e all’esterno di noi stessi, andremo ad approfondire ed esperire i concetti di ACCUDIMENTO – SOSTENTAMENTO – SENSORIALITA’. Concetti che a questo punto evolutivo saranno le nuove fondamenta per sentire l’altro, avere un ascolto a largo spettro, conoscerne empaticamente lo stato emotivo istantaneamente e di conseguenza essere di supporto. Secondo Boadella (neo-reichiano), vi sono quattro fasi cruciali nella maturazione di ogni essere umano, le prime due hanno a che fare con la dipendenza dai genitori, le altre due riguardano i movimenti verso l’indipendenza da loro. Esse sono: 1) La fase di “attaccamento” – 2) La fase di “sostentamento” – 3) La fase di “esplorazione” – 4) La fase di “comunicazione”. Noi ci occuperemo della fase di Sostentamento.

Che cos’è la fase di sostentamento? La fase di sostentamento è in relazione con il livello energetico o con il senso di essere “caricato” (energeticamente). È lo stadio che viene subito dopo l’attaccamento, quello in cui il neonato sente il bisogno di essere nutrito. Nutrito in tutti i sensi (vuole soprattutto essere curato, avere attenzioni, sentire la sicurezza e il calore umano intorno). Finche’ non sarà cresciuto abbastanza per alimentarsi da solo, il piccolo ha bisogno di dipendere dalla madre, se venisse privato del sostentamento, non riuscirebbe a sopravvivere. Questi due processi: attaccamento e sostentamento, sono distinti. Un bimbo può sentirsi attaccato alla madre anche se viene curato scarsamente, o viceversa può anche

non sentirsi attaccato alla madre che lo cura e gli procura sicurezza fisica, ma non gli trasmette alcun calore. Ritorneremo ad esplorare quella fase per ricucire le ferite lontane che ancora oggi sono indelebili ed hanno un nome che risuona spesso come: senso di abbandono e solitudine, vuoto e gelo interiore, rifiuto e negazione di sé. Grazie a pratiche sicure impareremo a dare il giusto calore e considerazione all’altro che si sentirà accompagnato in un profondo processo di cura permettendosi di reintegrare nell’adulto quel genitore che inconsciamente non è riuscito a sostentarlo. Le relazioni durante il workshop saranno importanti e questa volta verranno esperite in coppia, aggiungendo la reciprocità emotiva attraverso un rapporto manuale (già di per sé stimolante reazioni, essendo una pratica non ordinaria). Le manovre saranno prima insegnate teoricamente e praticamente, poi avremo modo di praticare lunghe sessioni di attività manuale progressivamente più intense e sottili, coinvolgendo tutti gli apparati e sistemi neuro-psico-endocrino-energetici.

Prima di iniziare le pratiche tutti i partecipanti riceveranno un trattamento individuale da me e i miei assistenti con l’obiettivo di attivare il processo di apertura – elaborazione – rilascio e far percepire meglio le manovre che verranno utilizzate in seguito. L’obiettivo finale non è quello di formare dei terapeuti, ma quello di apprendere delle consapevolezze psico-corporee eventualmente da trasferire a chi ne avesse bisogno (soprattutto familiari e persone care), ma soprattutto quello di stabilire un rapporto profondo con sé stessi e l’altro con scambi reciproci.

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